sabato 15 dicembre 2007

LADYROSE




Venerdì notte ore 00.30, interland milanese, io e Cek abbiamo le idee chiare, nessuno dei due ha dubbi. Finalmente il chiaro ritorno agli anni '80 si sta materializzando.


Girovaghiamo un tot, lui non si ricorda bene la giusta traversa, io non lo rimprovero perché si sa, nella squallida e immensa periferia di Milano tutte le strade sembrano uguali.


Ma.... eccolo, il locale è proprio davanti a noi...ci siamo!


All' entrata sentiamo uno strano accento straniero, poi capiamo....sono i buttafuori.


Entriamo subito, nessuna attesa, scalinate che portano alla cassa dove ad attenderci c'é una "shura" infreddolita che si strofina le mani e con voce sicura ci dice: _10 euro ragazzi!


Ok le dico e spostando una tenda nera entriamo.


Luci psichedeliche, macchina del fumo, si balla sul palcoscenico rialzato e in pista a ritmo di darkwave-ebm-industrial-neofolk-gothic e classicglamour '80 naturalmente, età media 20-25 anni, anche se non è difficile incontrare qualche nostalgico romantico attempato.


Facciamo un giro nel locale...non ho nemmeno il tempo di ambientarmi un po' che mi ritrovo tra le dita un Negroni doppio e Cek con un ghigno già malefico!


Dopo una breve sosta su un divanetto per tracannare almeno metà del surrogato anche il cervello comincia a percepire meglio la musica e di conseguenza anche le gambe cominciano a scalpitare....ci alziamo contemporaneamente e incominciamo a ballare.


Purtroppo l'età c' è e il giorno lavorativo alle spalle si fa sentire. Quindi tutti e due, dopo una 30ina di minuti abbandoniamo il ballo sfrenato e mettiamo corpo e anima a riposo.


Ma è proprio qui che i miei occhi e il mio cervello si attivano e cominciano a fare delle constatazioni.


Quindi mi chiedo osservando e ragionando in quel "ambient" perché nonostante passino i tempi, le generazioni, i governi e il mondo cambi, ci siano ancora queste persone che si vestono con abiti neri, pizzi, merletti, stivali e anfibi, chiome colorate di rosso, blu e di verde, tatuaggi e piercing.


Riflettiamo allora.


Il movimento dark è nato dalle ceneri di quello punk, dopo la “rivoluzione” musicale, culturale e di costume di quest’ultimo. Pessimismo cosmico ad oltranza, metabolizzazione dello slogan punk “no future” con il quale si è costruito un vero e proprio stile di vita.


I tempi ora sono cambiati, la rivoluzione punk è lontana, come sono cambiati i moventi che portano taluni ad immergersi nell’affascinante universo dark, l’unico filo conduttore che lega la generazione post-punk degli anni ’80 a quella attuale (forse) è la musica. Ma anche qui bisogna fare le debite precisazioni, se la musica “dark” degli anni ’80 era influenzata principalmente dal punk (vedi gruppi quali: Joy Division, Damned, The Cure, Stranglers ecc…) o al massimo dal Ziggy Sturdust/David Bowie degli anni ’70 (che non poco influenzò i Bauhaus di Peter Murphy) o ancora dalla prima elettronica dei Kraftwerk (che ispirò gruppi come i Depeche Mode) o all’utilizzo che ne facevano tutti i gruppi della scuderia della mitica etichetta dalle copertine patinate 4AD (Dead Can Dance, Cocteau Twins, This Mortal Coil, Wolfang Press, Nodern English, Clan of Xymox, Xmal Deutschland ecc…), ora i riferimenti musicali sembrano diversi,e se da una parte resistono i classici ’80 del genere, ascoltando la “nuova generazione musicale dark” notiamo le influenze più impensabili e disparate: la techno più oltranzista, il folk (ribattezzato neo), ma anche e soprattutto un certo tipo di “gothic metal”.
Come nella musica così nella moda i riferimenti estetici sono cambiati, se i primi dark vestivano in maniera semplice e debitrice della ‘non moda’ punk, ora i ‘nuovi dark’ appaiono e vestono in maniera più sofisticata: stivali ‘fetish’ alti con zeppe e tacchi da 10-12 cm, collari, gonne con spacchi vertiginosi, calze autoreggenti in pizzo o a rete, corpetti e bustini, tute attillate in vinile chiuse da fibbie e/o cerniere (segno dei tempi sono i nuovi materiali sintetici in ogni loro variante e trattamento), trucco pesante, capelli ‘crestati’ e rasati coloratissimi, una moda unisex nel vero e più puro senso della parola.


Ecco, quindi questo è quello che abbiamo visto, sentito e poi discusso con CeK, che mi ha dato perfettamente ragione, programmando al più presto un imminente ritorno!!


16 commenti:

Anonimo ha detto...

Ciao Rocco, bella la tua serata interessante! che bello vedere ancora qualche dark in giro sono cosi' affascinanti.
Ho ancora dei bellissimi cd dei Cocteau Twins e Dead Can Dance che custodisco come delle reliquie. ogni tanto li ascolto e mi lascio trasportare dai ricordi...
Ciao Sara

Anonimo ha detto...

volevo sapere il nome del locale.
saluti Claudio

daniela ha detto...

Io non riesco proprio ad apprezzare la filosofia di vita che c'è dietro il punk e simili. In realtà non riesco nemmeno a capirla. Siamo sicuri che ci sia? :-)

Anonimo ha detto...

Ciao lazzus,

molto bello il post!!
Alla prossima luna piena ... ci si vede :-)

ciauzz
Cek

ROKKO ha detto...

@sara:bèh cara tu hai gusti raffinati!Chissà chi
ti ha consigliato quel soave ascolto...:-)
@Claudio: non voglio fare nessun nome sul locale, ma sai in lombardia locali con questo stile sono molto pochi....
@Daniela:ehhh, bisogna viverla per capirla...
Ma dimmi un po' dalle tue parti ci sono i punkettoni e i darkettoni?
@Cek:uehh sorpresona!!!!grazie dei complimenti! allora a venerdi la luna piena ci aspetta!

Lone Wolf ha detto...

Ottimo pezzo.
Ed ottima foto.
Peccato che una storia (giusta o sbagliata che fosse) per molti si sia tramutata in semplice moda scenografica.

O forse no?

Ricambio con piacere la visita.
Nella consapevolezza che nel locale, quella sera, ci sarò stato anch'io. ;D

ROKKO ha detto...

@bestes lone wolf: grazie per la visita,sono d'accordo che per molti si sia tramutata in semplice moda scenografica...
Ciauz

Eva ha detto...

Adoro questo stile.. lo conservo sotto le unghie perché lo sento nel profondo...

Dyo ha detto...

Ecco: sei un esperto di musica.
Io, tanto per dirtene una, ho scoperto di essere stata sempre punk nell'anima, e adesso dark, ma dall'esterno non è mai trapelato niente. Pensa che non ne sono sicura ancora io stessa.

Ps: la tipa che mangia la rosa è Nina Moric?

ROKKO ha detto...

@m0rg4n4:poetica!inkino
@Dyo: grazie per avermi dato dell' esperto...troppo gentile!
la tipa che mangia la rosa non è Nina Moric!
Ciuss

Anonimo ha detto...

INgratiiii Infamiiii Brutiiii Mascalzoniiii Cialtroniiii e non chiamatemi mai è!! Il Cek si merita na scudisciata sado maso sulle gengive.. a te invece ti perdono.. eheheh vabbè pero' ecco .. io ballo da sola in cameretta..!! BUA! bacini sbav metallici

CHIC-HANDSOME ha detto...

have great week-end!!!!

Ed Kemper ha detto...

Bello il tuo post! Molte delle tue cosiderazioni valgono anche in altri ambiti.. poi c'è sempre chi tende a smontarle con "revival". Quello che hai percepito tu è esattamente lo spirito che ci ha fatto impazzire (letteralmente) qualche annetto fa.. e non una nuova sfaccettatura del Goth-trendy
complimenti per il blog

ROKKO ha detto...

ed-Kamper ti ringrazio, vedo che anche tu pero' mastichi bene questa cultura...
Grazie per i complimenti!
Ciuss

Eva ha detto...

grazie :)

selma ha detto...

ho davvero molto apprezzato! anche il tuo commento "bisogna viverla per capirla"...parlo non da nostalgica però, consapevole di essermi persa tanto...e si deve recuperare;)!
....se possibile....
ciao!